sabato 15 gennaio 2011

Ora Marchionne deve spendere

Il testa a testa della lunga notte torinese all'interno dello stabilimento Fiat di Mirafiori non se lo aspettava forse nessuno. A parte la Fiom e una parte di coloro che possiamo definire "a sinistra", tutti, ma proprio tutti, si aspettavano un plebiscito. Bisogna essere onesti. Le ragioni del sì hanno vinto grazie agli impiegati, mentre la fabbrica, i bassifondi, in sostanza dove si suda, si è divisa, spaccata a metà. Il 45% dei dipendenti con questo voto dichiara che avrebbe preferito rimanere disoccupato che lavorare a quelle condizioni. O forse si aspettava che Marchionne ritrattasse. L' ad di Fiat non ritratta, signori. Non perchè voglia fare il padrone nemico e odiato dai lavoratori. Semplicemente la nostra industria deve tornare a pedalare, poichè in troppi anni abbiamo perso in competitività. Bisogna far capire che anche qui, in Italia, ci sono importanti possibilità per investire. Si deve far capire ai grande gruppi italiani, europei e mondiali, che anche il nostro paese può essere un opportunità; dobbiamo capovolgere nuovamente l'ago della bussola verso la nostra parte, distogliendola dai paesi come Cina e India. In Italia si può produrre. Ora Marchione deve tirare fuori il miliardo per ripartire.

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