domenica 22 aprile 2012

I nodi della politica

Regna il caos all'interno dello scacchiere politico. Casini, l'eterno ragazzo della politica, in Parlamento dal '83, azzera la "sua" Udc, per puntare a un unione fra tecnici e politici che ha, come dire, un po' il sapore di Prima Repubblica. Unire tecnici e politici non sarà cosa facile. Il leader "democristiano" punta ai popolari e ai moderati, ma l'operazione frutta una minestra riscaldata. Sono sempre loro, le facce non cambiano mai, di giovani non se vede neppure l'ombra. Il "Partito della Nazione", così sembra, è ormai ai cancelli di partenza: cambia il nome, ma l'ossatura è quella, anzi l'incrostazione è quella. Passando a sinistra, c'è un Partito Democratico diviso su diverse tematiche, che guarda a Sel e Idv come principali alleati. Le primarie sono un'utopia? Probabilmente si. E a destra, se così si può chiamare? La Lega è sulla via della resurrezione dopo lo scandalo interno relativo ai finanziamenti, mentre il Pdl sta cercando di capire se è legittimo considerare Alfano un serio leader di partito. D'altronde, il Popolo della Libertà è chiaramente ancora orfano di Berlusconi, che dirige da dietro come leader silenzioso, ed è forse questo il vero rebus del partito-azienda. Non godere più delle parole del suo capo carismatico tutte le mattine sulle prime pagine dei giornali può essere un colpo pesante. La mancanza di queste parole può essere ancora più pesante della mancata realizzazione dell'agenda di governo quando il Pdl stava a Palazzo Chigi.

venerdì 6 aprile 2012

Vent'anni buttati


Delle poche cose che ho capito di questo ultimo periodo della politica italiana, uno è certo. I politici, la lezione, non l'hanno capita, e nulla è cambiato rispetto a vent'anni fa. Anzi, forse la situazione è probabilmente peggiorata. Dopo il caso Lusi interno al Partito Democratico, ora lo scandalo della Lega. Soldi ai partiti usati non per attività politica, ma per lo sfarzo e il benessere personale di qualche dirigente. E lo scandalo, a mio avviso, non sta tanto sul come sia stati spesi questi soldi. Il vero problema è che la Lega non è indagata per l'uso disparato di quei denari pubblici, ma solamente perchè non avrebbe iscritto, secondo l'accuso, quei soldi a bilancio. Il problema è la legge, oltre che delle teste. Fatta male, o meglio, fatta apposta per questa classe di politici, che ormai hanno mangiato a sbaffo, lasciando il conto da pagare ai cittadini onesti che in questi anni hanno sostenuto uno Stato pesante e sempre affamato di denaro. In vent'anni non siamo stati in grado di cambiare un bel nulla, se non nella pressione fiscale, sempre più alta, nella spesa pubblica, sempre più alta, e nel debito pubblico, sempre più alto. Il paese reale però è stanco.