sabato 11 dicembre 2010

La manifestazione Pd

Beh, sicuramente tante belle parole, quelle di Pierluigi Bersani oggi a Roma. Nella sua agenda si parlava di lavoro, quello che ora manca più che mai in Italia; ha parlato di giustizia civile, che con la sua lentezza blocca e dimezza la crescita della competitività delle nostre imprese; ha parlato di sicurezza ma soprattutto d'integrazione, perchè è vero e giusto dare primo o poi la cittadinanza agli stranieri. Si è discusso di alleanze e di una nuova stagione politica. Una nuovo periodo improntato sulla scuola, sull'università e sull'avvenire della nuova gioventù. Ma quale gioventù? Quei ragazzi ventenni (bravissimi) che discutono e lavorano all'interno dei circoli democratici, o quelli seduti in parlamento? Fateci caso, se non avete visto oggi il discorso di Bersani andatevelo a rivedere su youtube. Bello, interessante e anche concreto per certi versi. Ma sorge il problema: chi deve concretizzare quel programma di idee? Bersani potrebbe anche essere un futuro presidente del consiglio esperto, ma il suo contorno da chi sarebbe costituito? Io azzardo una risposta: da D'Alema, dalla Concia, dalla Bindi, dalla Finocchiaro, dalla Turco, da Veltroni. Guarda caso quelle persone apparse dietro Bersani alla fine del discorso mentre veniva intonata la canzone del Partito Democratico. Quello sarebbe l'avvenire? Per fortuna che nel gruppone si sono intraviste i timidi sguardi di Debora Serracchiani e Matteo Colaninno, due promesse che posso dare tanto. Insieme all'altro grande escluso della giornata. Matteo Renzi.

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