mercoledì 11 gennaio 2012

Asia - Europa 1-0

 
Il 2011 sarà ricordato per la grave crisi economica, per lo spread, per i titoli spazzatura, per l'uscita di scena di Berlusconi in Italia, e per migliaia di altri avvenimenti. Ce né uno in particolare, però, che regala gioia e amnesia. Lo scorso 31 ottobre, in India è nato il settimo miliardesimo abitante del pianeta. La popolazione cresce e crescerà ancora, tanto che nel 2050 si stima possa raggiungere i nove miliardi. Una cifra da capogiro se pensiamo che, entro questa data, gli agricoltori dovranno aumentare del 70% la produzione per far fronte alla domanda in costante espansione. D'altra parte però le superfici agricole rimangono ferme, se non addirittura diminuiscono. Motivo che ha spinto da qualche anno a questa parte grandi paesi a fare shopping nelle aree più povere del mondo. Cinesi, coreani e indiani dal 2008 in poi fino ad oggi si sono scatenati in Africa e nel Sud America. Il dragone ha letteralmente messo le mani sui terreni agricoli mondiali. Le grandi società agroalimentari cinesi, spinte dal governo, hanno goduto del sostegno finanziario e diplomatico di Pechino, ed ora controllano alcuni milioni di ettari nel mondo. Tutto questo è accaduto e accade mentre in Europa, negli ultimi decenni, i terreni coltivabili sono diminuiti del 26%. Se in un tempo non troppo lontano noi europei primeggiavamo almeno dal punto di vista agricolo, ora senza alcun dubbio abbiamo dovuto cedere lo scettro agli asiatici. Competere con loro sarà quasi impossibile.

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