venerdì 12 agosto 2011

Dovevamo pensarci prima

Se la manovra così com'è fosse confermata, sarebbe già un bel passo avanti nel collettivo italiano, anche se rimangono ancora molti dubbi e qualche piccolo rimpianto per non averci pensato prima. 50000 mila poltrone via da province e comuni non sono poche in un paese in cui da vent'anni si parla di tagliare i costi della politica e poi non se ne fa un bel niente. Purtroppo già vedere che questi posti saranno tagliati dalla prossima legislatura fa torcere il naso, anche se è inevitabile vista l'impossibilità di tagliare a giunta in corso. Se poi ci fosse anche una drastica riduzione in Parlamento di stipendi, vitalizi e privilegi, allora anche noi italiani comuni troveremo più facile fare qualche sacrificio per salvare questo paese dalle acque sporche in cui si ritrova. Erano anni che attendevamo liberalizzazioni e privatizzazioni, oltre alla tassazione delle rendite finanziarie: il fatto è che bisognava adottare questi provvedimenti già uno o due anni fa, quando era necessario ristrutturare il nostro sistema economico durante la crisi, per essere dinamici nel post crisi. Di riforme negli ultimi anni non se ne sono viste, a parte la riforma (fantoccio) della scuola. Se avessimo tagliato i costi della politica dieci anni fa, probabilmente il debito pubblico sarebbe ora minore, e forse magari aggiungendoci qualche aggiustamento su pensioni, ordini professionali ed evasione fiscale, avremo una crescita doppia o tripla rispetto a quella attuale. Tuttavia, siamo tutti sicuri su una cosa. E' finita un'era. E' finita l'era dell'economia del petrolio, dove dietro la carta virtuale dei pazzi broker di Wall Street non c'era un'economia reale che la sosteneva. E' finita l'era dei privilegi, anche se forse non è finita quella dei politici. E' ormai un brutto ricordo il pensionamento dopo 15 anni di contributi dei dipendenti pubblici italiani, una delle cause principali dello scoppio del debito pubblico. E' finita l'era del andare a credito per consumare di più. Insomma, in pratica è finita l'era in cui abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità.

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