giovedì 24 maggio 2012

L'Italia non deve piegarsi

Con questa classe politica, almeno quella vista finora, è chiaro a tutti che non si va molto lontano. Ma l'Italia lo sa bene, ha mille risorse da cui può attingere, per ripartire. Enormi e numerosi sarebbero i provvedimenti da prendere per far ripartire questo paese, che, se continua di questo passo, rischia veramente di veder bruciate intere generazioni. Provate a immaginare i giovani italiani che emigrano all'estero. Ah scusate, non c'è bisogno di immaginarselo. Il fenomeno c'è già, ed è molto toccante. Le risorse ci sono e sono loro, i giovani. Rimetterli al centro dell'attenzione sarebbe già un importante passo per rilanciare il paese. Varie le modalità. Nel mondo del lavoro appare lampante la necessità di un vero e proprio contratto di apprendistato, senza varianti o derive precarie, salvaguardando però la flessibilità. Sul fronte dell'istruzione, bisogna lavorare parecchio. Mettiamo mano all'università. Non basta solo fare più ricerca, ma bisogna confrontarsi anche sulla qualità dei progetti. I cervelli li abbiamo anche noi, anzi i nostri forse sono tra i migliori del mondo. Un po' di coraggio. Possono sembrare parole, e lo sono, ma università e ingresso nel mondo del lavoro sono due capisaldi per far ripartire l'Italia, all'insegna della linea verde.

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